Apertura
Ogni puntata del podcast è il frutto di una lunga e complessa preparazione. Non è infatti facile trovare informazioni sui giocatori o sulle personalità che girano intorno al mondo degli scacchi. Si aprono pagine e profili social, si guardano video su YouTube, si seguono tracce leggerissime, che spesso non portano a niente. Le interviste, tra social e giornali locali, sono spesso datate o del tutto assenti. Ogni dettaglio, soprattutto quello più curioso, può allora diventare la chiave di volta per raccontare al meglio l’ospite di turno. E per evitare di cadere nel banale, nel superficiale o, cosa peggiore di tutte, nella noia. Tutto questo non è successo con l’episodio di questa settimana. Stavolta, per mettere a punto il nostro canovaccio, abbiamo semplicemente deciso di sfogliare l’ultimo numero della rivista “Torre & Cavallo - Scacco!”, quella con in copertina il GM Luca Moroni, uscita a gennaio e dedicata agli ultimi campionati assoluti.
L’abbiamo tenuta tra le mani, rigirandola e sfogliandola, come fosse una reliquia, come se appartenesse a un’epoca lontana. Ci siamo concentrati sugli elementi che la compongono, ne abbiamo immaginato la storia, il passato, l’evoluzione negli anni. Ci siamo soffermati sui tornei, dettagliatissimi, che occupano spazi, colonne, box o diagrammi. Ci siamo perduti tra le mosse e le coordinate di decine di partite, approfondite e analizzate con estrema dovizia di particolari. Ci siamo curvati sugli esercizi, alcuni facili e altri difficilissimi, cercando di capire come fossero stati realizzati. Ed è così che abbiamo stilato la nostra serie di domande, consapevoli che avremmo potuto realizzare una puntata lunghissima. Qual è il pubblico di ‘Torre & Cavallo’ e cosa cerca nelle sue pagine? Come è possibile che riesca a sopravvivere in un mondo sempre più digitale? È conveniente rimanere ancora in edicola? Chi sono le persone che la realizzano? E i collaboratori? Quali scelte editoriali vengano fatte e qual è lo scenario che ha di fronte? E le copertine? Ne ha avute di più Carlsen o Kasparov? Etc etc..
Le risposte le abbiamo ottenute direttamente da Roberto Messa, fondatore della casa editrice Messaggerie scacchistiche e co-direttore della rivista nonché campione italiano assoluto nel 1981. Le sue parole ci hanno permesso di fare un viaggio indietro nel tempo, tra aneddoti e storie, raggiungendo un archivio di New York o la casa di un GM in Australia. Abbiamo scoperto quanta passione, e quante difficoltà, stanno dietro un progetto così complicato, quali sono i sacrifici che vengono fatti per far sì che a noi, ogni due mesi, venga data la possibilità di acquistare il nuovo numero, sfogliarlo, leggerlo, studiarlo, appassionarci. Per questo siamo sicuri che, dopo aver ascoltato la puntata, vi verrà voglia di abbonarvi per aiutare una realtà che, nonostante il passare degli anni, è utile e viva più che mai.
Mediogioco
Oggi un viaggio lungo, sopratutto se parliamo di news e articoli su siti e quotidiani. Partiamo.
I tornei
🇮🇹 Tutta Italia. Lo scorso weekend si è giocato il Cis con tanti circoli e tante squadre impegnate in giro per il nostro Paese, tra sogni di promozione e lotte per evitare una dolorosa retrocessione. Questa la pagina della Federscacchi con l’elenco dei risultati, qui il resoconto di ‘Uno scacchista’ per capire come è andata davvero quest’edizione.
🇮🇸 Reykjavik Open. In Islanda è volata finale. Fino a mercoledì guidava il gruppo il kazako Suleymenov che ieri è stato raggiunto da altri giocatori (Pultinevicius, Balakhrisnan, Maze e Kjartansson) a quota 6,5 su 8 punti. Tanti seguono a 6 punti per un ultimo turno che sarà ‘scoppiettante’.
🇺🇸 St.Louis. L’American Chess Cup è arrivata al suo atto conclusivo. Il titolo di miglior giocatore/giocatrice statunitense si deciderà nei match So-Aronian e Krush-Lee. Qui il recap della nona giornata.
Sui giornali
#Scacchi960. Magnus Carlsen e Jan Henric Buettner hanno annunciato la fondazione del Freestyle Chess Players Club e il lancio del Grand Slam Tour. Sono previsti da quattro a sei tornei all'anno, il primo in India nel novembre 2024. Su Chessbase e sul Financial Times (paid), due aggiornamenti su questo progetto che vuole lanciare il Fischer Random nell’olimpo del gioco (facendogli perdere lo status di semplice variante minore)
FastCompany ha inserito Chess.com all’interno della lista delle 50 aziende più innovative del mondo per il 2024. Qui ha spiegato perché.
La Bbc ha raccontato un progetto nel Berkshire, a Reading, che mira a ridurre l’isolamento delle persone attraverso gli scacchi. Tavoli-scacchiere popoleranno due parchi per far sì che le persone escano di casa, giochino, parlino, costruiscano legami. Una cosa già presente ma da diffondere anche qui in italia.
Il Jerusalem Post ha documentato la simultanea giocata da Judit Polgar a Berlino, all’interno del parlamento tedesco, con l’obiettivo di non far dimenticare gli ostaggi trattenuti a Gaza da Hamas e rafforzare i legami tra Israele e Germania.
Garry Kasparov si è fatto sentire anche questa settimana per commentare l’elezione di Putin e la guerra tra Russia e Ucraina. Intervistato dall’AFP, qui il resoconto di Kyiv Post, ha spiegato come “sfortunatamente l'Occidente” sia “in ritardo, e qualsiasi debolezza dimostrata è un invito a Putin per una maggiore aggressività”.
Sul New Yorker (paid), infine, ultimo capitolo del binomio scacchi e intelligenza artificiale, in particolare su ChatGPT.
Finale di partita
Il premio Oscar per il miglior corto di animazione è stato vinto da ‘War is over’ ispirato al lavoro e alle musiche di John Lennon e Yoko Ono. Dura 11 minuti ed è diretto da Dave Mullins e Brad Booker con la partecipazione, scrivono le agenzie, dell'italiano Max Narciso come character design. Ma perché ne parliamo? Perché, oltre a proporre una realtà alternativa su ciò che accadde durante la Prima Guerra Mondiale, si concentra su due soldati, appartenenti a fronti opposti del conflitto, che giocano una partita a scacchi. L’utilizzo di questa metafora, ovvero il famoso e utilizatissimo dualismo guerra-scacchi, sarebbe stato suggerito dallo storico del gioco Edward Winter. Qui sotto, il trailer.
E con questa pillola cinematografica si conclude anche questa newsletter. Come sempre, buona mossa a tutti!
Ale & Nic.